Con  l’infervorarsi  del clima elettorale stiamo assistendo ad un vero e proprio  imbarbarimento   del clima sociale

Con  l’infervorarsi  del clima elettorale stiamo assistendo ad un vero e proprio  imbarbarimento   del clima sociale, con continui ed immeritati attacchi  a i dirigenti comunali di Salerno, che in clima pandemico, con elevato senso professionale hanno permesso il corretto funzionamento dei servizi, gli episodi barbari sono numerosi ed ingiusti. Vogliamo credere che l’architetto Pasquale Caprio abbia parlato per finalità diverse dal voler offendere specificamente solo qualcuno o, come piuttosto sembrerebbe, tutti noi dell’ufficio tecnico.

Forse ha voluto dare sfogo alle amarezze accumulate durante gli anni della sua pur fortunata carriera professionale e ha creduto più prudente calcare la mano su quella che lui sa essere la parte più debole della pubblica amministrazione. Ma ha esagerato, ha usato termini estremamente offensivi i cui destinatari, da lui non vagamente indicati, non possono fingere d’ignorare, volendo e dovendo, ciascuno di essi, proseguire nel proprio lavoro quotidiano con la necessaria dignità. Infatti, nonostante quello che il presidente dell’Ordine degli architetti salernitani può pensare, il nostro è un lavoro che presenta anche aspetti di non trascurabile delicatezza e rilevanza per l’interesse pubblico. Pertanto, tramite questa stessa testata che, contrariamente a quello che probabilmente il presidente ritiene, è letta da non pochi cittadini, e che ha offerto all’architetto Caprio lo spazio per la sua intemerata, vogliamo invitarlo a correggerne se non i toni almeno i termini, magari precisando con chiarezza e coraggio i fatti e le persone che non gli piacciono e che lo hanno tanto disturbato.         

Csa Fiadel Salerno

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